Electric Rockocò
Dimensioni: 40x40 cm
Anno 2024
In questa straordinaria opera digitale dell'artista e Designer Gabriella Alison Cevrero, la figura centrale si impone con una presenza eterea e sensuale, catturando immediatamente lo sguardo dello spettatore. La giovane donna è ritratta in un momento di totale immersione musicale, il volto ovale e luminoso trasuda concentrazione e piacere, con occhi azzurri socchiusi, labbra appena dischiuse e guance lievemente arrossate che suggeriscono una profonda emozione interiore.
Il contrasto tra l’eleganza settecentesca e gli elementi contemporanei è reso con una precisione straordinaria: i capelli, acconciati in un’imponente parrucca bianca polverosa, ornata da perle e nastri dorati, evocano la nobiltà di corte, mentre la postura rilassata e dinamica della donna rompe la rigidità aristocratica, infondendo energia e spontaneità alla composizione. La figura è adagiata su un divano crema, con le gambe accavallate sotto la gonna voluminosa, e le dita sfiorano con maestria le corde di una chitarra elettrica, conferendo alla scena un respiro contemporaneo e una sottile tensione tra passato e presente.
L’abbigliamento rappresenta un autentico esercizio di ibridazione stilistica: la gown rococò in seta verde smeraldo, con corpetto rigido e maniche a sbuffo ornate di merletto avorio, si apre in una gonna fluida che sembra scorrere sul pavimento come un tessuto vivo. Il décolleté profondo, arricchito da una collana di perle nere con pendente a croce, aggiunge un richiamo di sensualità spirituale, mentre la presenza della Fender Stratocaster in finitura bianca perlacea introduce un elemento disruptive, trasformando la dama di Versailles in una rockstar digitale, simbolo di empowerment e sovversione dei ruoli di genere.
L’ambientazione contribuisce all’atmosfera teatrale dell’opera: un salotto opulento illuminato da una luce calda e dorata, con tende floreali, pareti pannellate in legno dorato, quadri e vasi di rose fresche, e arredi raffinati come poltrone in velluto verde e un cestino di vimini, crea un contrasto armonioso tra lusso settecentesco e elementi quotidiani. Il pavimento è coperto da un tappeto persiano, e la gonna verde si adagia come un petalo gigante, mentre il cavo della chitarra introduce un tocco di caos moderno, simbolo di libertà e contemporaneità.
La palette cromatica è uno dei punti di forza dell’opera: verdi profondi e smeraldo dominano la scena, equilibrati da gialli crema, rosa confetto e accenti dorati; le luci e le ombre sono gestite con maestria digitale, creando riflessi lucidi e ombre vellutate che conferiscono al quadro un’aura onirica, quasi tangibile. La resa pittorica, pur digitale, richiama le velature e le texture dell’olio su tela, conferendo tridimensionalità e profondità allo sguardo dello spettatore.
In sintesi, questa opera è un trionfo di contrasto temporale e tematico: il Rococò, con la sua frivolezza sensuale e il culto del lusso effimero, dialoga con il rock come simbolo di libertà, innovazione e ribellione. La donna diventa interprete poliedrica di epoche e passioni, e la chitarra elettrica in un contesto di seta e porcellana esplora temi di empowerment femminile, creatività senza confini e ironia del tempo. L’opera invita lo spettatore a immaginare un concerto in Versailles, dove le note elettriche echeggiano tra i candelabri, fondendo storia e modernità in un unico gesto estetico potente e contemporaneo.
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